Valutazioni dell'artista Tano Festa
La nostra galleria d'arte è lieta di offrire un servizio esclusivo di valutazioni gratuite e stime per opere dell'acclamato artista Tano Festa. Con un'ampia esperienza nel settore e una profonda comprensione dell'arte contemporanea, siamo qui per supportare collezionisti, appassionati d'arte e proprietari di opere di Tano Festa. Le valutazioni delle opere d'arte sono un elemento cruciale per comprendere il loro valore sia sul mercato che in termini di importanza storica e artistica. Il nostro team di esperti, con competenze approfondite su Tano Festa e la sua produzione artistica, è in grado di fornire valutazioni accurate e stime basate su criteri professionali. Ci impegniamo a offrire un servizio trasparente e affidabile, garantendo la massima riservatezza e rispetto per la privacy dei nostri clienti. Siamo consapevoli dell'importanza delle valutazioni nel contesto della compravendita, dell'assicurazione o della semplice curiosità sul valore delle opere d'arte, e siamo pronti a fornire informazioni chiare e dettagliate. Tano Festa, protagonista della scena artistica italiana, ha lasciato un'impronta significativa con la sua esplorazione innovativa di forme e colori. Le sue opere, intrise di significati simbolici e concettuali, rappresentano un patrimonio culturale prezioso. Inoltre, oltre alle valutazioni, offriamo un servizio completo di consulenza per la gestione delle opere d'arte, che include consigli sulla conservazione, strategie di esposizione e assistenza per la vendita o l'acquisto. La nostra galleria è impegnata nel garantire che ogni passo del processo sia guidato dalla professionalità e dalla dedizione al mondo dell'arte. Per richiedere una valutazione gratuita delle opere di Tano Festa o per ulteriori informazioni sui nostri servizi, non esitate a contattarci. Siamo qui per soddisfare le vostre esigenze e contribuire a valorizzare il patrimonio artistico che avete il privilegio di possedere.Quotazioni opere di Tano Festa
Il valore delle opere di Festa, come per qualsiasi artista, dipende da diversi fattori come la data di creazione, le condizioni e la rarità dell'opera. In generale, le sue opere sono molto richieste e hanno un valore significativo sul mercato dell'arte.Quanto vale un'opera di Tano Festa?
Generalmente opere su tela realizzate dall'artista hanno quotazioni che vanno da 1.500 euro sino a 10.000 euro. Le più ricercate dai collezionisti sono senza dubbio quelle prodotte negli anni '60, che possono realizzare cifre maggiori, arrivando anche a superare i 30.000 euro. Le opere anni '70 sono più ricercate di quelle anni '80, che rappresentano l'ultima produzione dell'artista. Opere su carta mediamente si possono trovare dai 1.000 euro sino a 5.000 euro, per opere su carta datate anni '60. Opere grafiche hanno valori che partono dai 100 euro sino ai 400 euro. E' molto importante che tutte le opere del pittore siano corredate di certificato di autenticità rilasciato da Archivio Tano Festa.Opere
Tano Festa è stato un importante artista italiano associato alla corrente della Pop Art. Nato il 4 giugno 1938 a Roma, Festa ha svolto un ruolo significativo nel panorama artistico italiano del secondo dopoguerra. La sua produzione artistica è stata variegata e influente, contribuendo a ridefinire il linguaggio visivo dell'arte contemporanea. Negli anni '50, Festa si unisce al Gruppo degli Otto Pittori Italiani, una collettività di artisti che esploravano nuove forme espressive e tecniche innovative. Tuttavia, è negli anni '60 che Festa abbraccia completamente la Pop Art, un movimento artistico che emerge negli Stati Uniti e si propaga in Europa. La Pop Art si caratterizza per l'utilizzo di immagini e oggetti tratti dalla cultura di massa, spesso incorporando simboli della pubblicità, della televisione e della vita quotidiana. Una delle opere più emblematiche di Tano Festa è "Persiana" del 1963, in cui raffigura una persiana metallica dipinta in modo monocromo. Questo lavoro è rappresentativo della sua attenzione a oggetti comuni, trasformandoli in icone artistiche. La scelta di soggetti banali, come persiane, finestre e specchi, riflette l'influenza della Pop Art nella sua produzione. Un altro aspetto rilevante della carriera di Tano Festa è la sua partecipazione al movimento della Pop Art di Piazza del Popolo a Roma. Questo movimento, emerso negli anni '60, vedeva diversi artisti, tra cui Mario Schifano, Franco Angeli e Jannis Kounellis, che si appropriavano dello spazio pubblico di Piazza del Popolo per esporre le proprie opere. Questo fu un atto di ribellione e un tentativo di portare l'arte più vicino alla vita quotidiana della città. La Pop Art di Piazza del Popolo cercava di coinvolgere il pubblico in modo diretto, portando l'arte fuori dalle gallerie tradizionali. Opere di grandi dimensioni, spesso caratterizzate da colori vivaci e tematiche popolari, trasformavano la piazza in uno spazio espositivo dinamico e accessibile. Complessivamente, la produzione artistica di Tano Festa è stata caratterizzata da una fusione di linguaggi visivi popolari e una riflessione critica sulla società contemporanea. La sua contribuzione alla Pop Art italiana e la sua partecipazione al movimento di Piazza del Popolo hanno contribuito a consolidare la sua posizione come figura centrale nell'arte contemporanea italiana.Biografia e informazioni utili
Fratello di Francesco Lo Savio, Corrado Lo Savio ha intrapreso il suo percorso artistico dopo aver frequentato l'Istituto d'arte di Roma, ottenendo il diploma in fotografia nel 1957. La sua formazione è stata fortemente influenzata dall'esempio di Cy Twombly e dalla pittura gestuale e informale.
Il debutto pubblico di Lo Savio avviene nel 1959, quando partecipa a una mostra collettiva presso la galleria La Salita di Roma insieme a Franco Angeli e Giuseppe Uncini. La sua prima esposizione personale, tuttavia, si tiene solo nel 1961.
Rappresentante di spicco della scuola pop romana, Lo Savio ha abbracciato con rigore formale le soluzioni del new dada, proponendo oggetti monocromi isolati di uso quotidiano. Tra le sue opere più celebri figurano persiane, specchi e finestre, diventati supporti distintivi della sua attività pittorica, come ad esempio "Persiana" del 1963, conservata nella collezione F. Mauri.
A partire dal 1963, Lo Savio ha ampliato il suo ambito artistico esplorando le figure dei maestri della tradizione italiana e del Rinascimento, con particolare attenzione a Michelangelo, reinterpretato come immagine pubblicitaria. Opere significative in questo contesto sono "Da Michelangelo, n. I" del 1966 e "Dal Peccato Originale n. 2" del 1966, entrambe parte di collezioni private.
Invitato a partecipare alla Quadriennale di Roma nel 1965, Lo Savio ha attraversato un periodo difficile caratterizzato da scarsa creatività e deludente riconoscimento critico. Tuttavia, nel 1980, è stato invitato a esporre alla Biennale di Venezia, segnando una svolta nella sua carriera.
Durante gli ultimi anni della sua vita, Lo Savio ha concepito opere geometriche e concettuali nei luoghi periferici di Roma, tra baracche e osterie fuoriporta, dando vita a "la luce d'Egitto". Nel 1984, compare nella serie televisiva "Artisti allo Specchio" della Rai Radio televisione italiana, diretta da Mario Carbone. Lo Savio è scomparso nel 1988 a Roma, dopo una lunga malattia.