Mario Deluigi – Valutazioni e Vendita Opere

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    Valutazioni dell'artista Mario Deluigi

    Forniamo valutazioni gratuite di quadri e opere d'arte realizzate dall'artista. La valutazione avviene cercando di contestualizzare al meglio l'opera e di capirne l'autenticità. Per una corretta interpretazione dei dati abbiamo bisogno di foto di buona qualità fronte e retro dell'opera. Inoltre chiediamo di sapere se ci sta documentazione (fatture d'acquisto, autentiche su fotografia) e sapere la storia legata all'opera d'arte (dove e quando è stata acquistata).

    Quotazioni di vendita opere di Mario Deluigi

    Il valore delle opere di Mario Deluigi dipende da diversi fattori, tra cui la rarità, la qualità, la fama del pittore e la domanda del mercato. Come per molte opere d'arte, il valore delle opere può variare notevolmente a seconda dell'opera specifica e del contesto dell'asta. In generale, le opere di hanno prezzi tra i 3.000 euro fino a 20.000 euro.

    Informazioni sull'artista Mario Deluigi

    Mario Deluigi, nato a Treviso il 21 giugno 1901 e scomparso a Dolo il 27 maggio 1978, è stato un pittore italiano affiliato al movimento spazialista fondato da Lucio Fontana. Dopo aver conseguito la maturità artistica privatamente, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò pittura con Ettore Tito e Virgilio Guidi. La sua attività espositiva iniziò nel 1928, partecipando alla XIX collettiva dell'Opera Bevilacqua La Masa e alla Biennale di Venezia nel 1930. Durante gli anni '30, si interessò alle problematiche poste dalla ricerca cubista, in particolare dal cubismo sintetico. Dal 1942 al 1944, fu assistente di Arturo Martini all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1944, tenne la sua prima mostra personale alla Galleria del Cavallino. Nel 1946, insieme a Carlo Scarpa e Anton Giulio Ambrosini, fondò la Scuola Libera di Arti Plastiche e insegnò scenografia presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia fino al 1971. Nel 1946 vinse il Premio Burano e nel 1947 il Premio Abano. Nei primi anni '50, si orientò verso l'astrazione e nel 1951 sottoscrisse il Manifesto dell'arte spaziale a Milano. La luce divenne il tema dominante della sua opera, concepita come un valore strutturale, non dipinta ma creata all'interno del dipinto mediante segni incisi sulla superficie pittorica. Questa tecnica, chiamata grattage, caratterizzò tutta la sua futura produzione artistica. Durante gli anni '60 e '70, Deluigi continuò la sua ricerca sulla luce, esponendo in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Le sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni pubbliche. La produzione dell'artista si contraddistingue per l'utilizzo del grattage, una tecnica che prevede la creazione di segni in negativo, incisi sugli strati superficiali del dipinto, caratterizzato da una superficie grumosa e materica. Colore e luce sono i fondamenti della ricerca dell'artista e le opere di grattage, concepite e realizzate in sintonia con la corrente spazialista a cui l’artista aderì, costituiscono il fulcro della sua opera.