Maria Lai – Valutazioni e Vendita Opere

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    Forniamo valutazioni dell'artista

    Forniamo valutazioni di quadri e opere d'arte realizzate dall'artista. La valutazione avviene cercando di contestualizzare al meglio l'opera e di capirne l'autenticità. Per una corretta interpretazione dei dati abbiamo bisogno di foto di buona qualità fronte e retro dell'opera. Inoltre chiediamo di sapere se ci sta documentazione (fatture d'acquisto, autentiche su fotografia) e sapere la storia legata all'opera d'arte (dove e quando è stata acquistata).

    Quotazioni di vendita e valore delle opere

    Le opere con cuciture sono le più ricercate sul mercato. Possono valere dai 3.000 euro fino agli oltre 20.000. Libri cuciti, geografie e telai possono avere valori addirittura superiori. Disegni e opere figurative possono valere da 800 euro fino a 3.000 euro. Le sculture hanno quotazioni dai 1.000 euro ai 6.000 euro. I multipli hanno quotazioni di poche centinaia di euro.

    Informazioni sull'artista Maria Lai

    Maria Lai, nata a Ulassai nella sub-regione barbaricina dell'Ogliastra, fu la seconda di cinque figli di Giuseppe (un veterinario) e Sofia Mereu. A causa di una salute cagionevole, trascorreva l'inverno presso gli zii contadini a Gairo, lontana dalle regolari lezioni scolastiche. Durante questo periodo di isolamento, Maria sviluppò una predisposizione per il disegno, utilizzando i carboni del camino per creare forme sulle pareti. La sua infanzia la vide posare per Francesco Ciusa, che stava ritraendo la sua defunta sorellina. Nel 1928, uno zio sparò a un vicino, credendo di averlo ucciso si costituì e si suicidò in prigione. Da quel momento, Maria visse tutto l'anno a Ulassai. Nel 1932, si iscrisse al Regio Istituto Magistrale Eleonora D'Arborea di Cagliari, dove ebbe come insegnante Salvatore Cambosu, instaurando un profondo legame di amicizia. Nel 1939, iscrittasi al Liceo Artistico Ripetta di Roma, ebbe l'opportunità di studiare con maestri come Angelo Prini e Marino Mazzacurati. La guerra la portò a Venezia, dove, dal 1943 al 1945, frequentò l'Accademia di Belle Arti. Dopo un periodo a Verona, rientrò in Sardegna nel 1945 e insegnò all'Istituto Tecnico Femminile di Cagliari fino al 1949. Durante questo periodo, ristabilì i contatti con Salvatore Cambosu e conobbe artisti come Foiso Fois e Giuseppe Dessì. Nel 1954, tornata a Roma, Maria Lai tenne la sua prima mostra personale nel 1957, esponendo disegni realizzati tra il 1941 e il 1954. Nel corso degli anni '60, osservò le correnti emergenti dell'Arte Povera e dell'Informale, integrando le lezioni di Martini, le parole di Cambosu e le tradizioni sarde nei suoi lavori. Negli anni '70, espose i suoi primi Telai nel 1971 e si avvicinò all'arte tessile, influenzata dall'incontro con Enrico Accatino. Nel 1981, realizzò l'evento unico "Legarsi alla montagna" a Ulassai, un'operazione di arte relazionale che coinvolse l'intera comunità e ottenne riconoscimento a livello nazionale. Durante gli anni '90, le opere di Maria Lai mostrarono una reinterpretazione del suo percorso artistico, combinando armonicamente i diversi cicli artistici. Nel 2012, perse sua sorella Giuliana, scrittrice, commentando il forte legame d'affetti e intelletto. L'anno successivo, Maria Lai morì nella sua casa di campagna vicino a Cardedu. Le sue opere sono conservate in importanti istituzioni pubbliche, come Palazzo Grassi di Venezia, Palazzo Mirto a Palermo e Villa Borghese a Roma. Viene ricordata tra i maggiori artisti di sesso femminile del Novecento italiano, insieme ad Accardi, Titina Maselli e Bice Lazzari.