Forniamo valutazioni dell'artista
Forniamo valutazioni di quadri e opere d'arte realizzate dall'artista. La valutazione avviene cercando di contestualizzare al meglio l'opera e di capirne l'autenticità. Per una corretta interpretazione dei dati abbiamo bisogno di foto di buona qualità fronte e retro dell'opera. Inoltre chiediamo di sapere se ci sta documentazione (fatture d'acquisto, autentiche su fotografia) e sapere la storia legata all'opera d'arte (dove e quando è stata acquistata).Quotazioni di vendita e valore delle opere di Arturo Martini
Le sue sculture possono avere valori che oscillano dai 2.000 euro fino anche a superare i 100.000 euro.Informazioni sull'artista Arturo Martini
Arturo Martini è stato uno scultore, pittore e incisore italiano nato a Treviso il 11 agosto 1889 e deceduto a Milano il 22 marzo 1947. Ecco alcuni punti salienti della sua biografia:
- Arturo Martini nasce in una famiglia disagiata, terzo dei quattro figli di Antonio, cuoco di professione, e Maria Della Valle, cameriera originaria di Brisighella. Espulso dalla scuola nel 1901, a causa di ripetute bocciature, diviene apprendista presso un'oreficeria a Treviso e subito dopo frequenta la scuola di ceramica, dove apprende la pratica artigianale del modellare.
- Affascinato da questa tecnica, inizia a frequentare lo studio dello scultore Antonio Carlini a Treviso e contemporaneamente frequenta il primo anno (1906-07) dell'Accademia di Belle Arti di Venezia.
- Riesce ad ideare una nuova tecnica incisoria di tipo calcografico che lui stesso denomina cheramografia. A questo periodo risalgono le sue prime opere conosciute: il Ritratto di Fanny Nado Martini, in terracotta (1905) e il Busto del Nonno (1906).
- Nel 1942 al 1944 sarà assistente di Arturo Martini all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
- Nel 1944 tiene la sua prima personale alla Galleria del Cavallino.
- Nel 1946 insieme a Carlo Scarpa e Anton Giulio Ambrosini fonda la Scuola Libera di Arti Plastiche, e nello stesso anno è chiamato ad insegnare scenografia presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove rimarrà fino al 1971.
- Nel 1946 vince il Premio Burano e nel 1947 il Premio Abano.
- Nei primi anni cinquanta l'artista si orienta verso l'astrazione. Nel 1951 firma a Milano il Manifesto dell'arte spaziale, e quindi il Manifesto del movimento spaziale per la televisione (1952).
- Continua la sua riflessione sullo spazio legato al colore e alla luce, che diventerà il tema dominante della sua opera. La luce è concepita come un valore strutturale, non dipinta ma creata all'interno del dipinto mediante segni incisi sulla superficie pittorica.